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Capri, non solo mondanità ma nostalgia di un’epoca

Capri, troppe volte citata per una banale attualità, ha bellezze che riportano alla nostalgia di anni particolarmente "ruggenti".

Tempo di lettura: 2 minuti

Capri, l’isola azzurra dell’amore, con un paesaggio scolpito dal vento e dal mare, e dalla bellezza mozzafiato è anche il ricordo di un’epoca rigogliosa e di “alte frequentazioni”

Parlare di Capri ha un po’ il senso della nostalgia. Non tanto per certo struscio quanto per certe atmosfere, lontane, quelle magiche icone di unicità che Capri ha saputo rappresentare nel passato.

Dagli anni delle frequentazioni di Curzio Malaparte prima che scrivesse La Pelle con la tragedia della guerra, passando per gli anni Sessanta con i film di Totò per arrivare agli anni Ottanta e Novanta, epoca forse di debito pubblico ma di gioie diverse.

Se è vero che Il Congo sta meglio del Giappone in fatto di debiti, l’idea della bellezza di Capri certamente non rimanda a quella di austerità e di sobria rinuncia. Altrimenti non sarebbe Capri dove anche la natura e la storia sono sempre “in eccesso”.

Capri, arte e bellezza

Capri è situata all’imbocco del golfo di Napoli, a soli 5 Km dalla Penisola Sorrentina. L’isola era nota anticamente come l’isola delle Sirene. Ha coste calcaree e molto frastagliate, tra le quali il mare penetra creando scenari suggestivi.

Nelle acque circostanti emergono grossi scogli aguzzi, detti Faraglioni. Rinomate a partire dall’ottocento per la loro bellezza sono la Grotta Azzurra e la Grotta Verde, caverne riempite a metà dal mare, in cui i riflessi della luce provocano fantasmagorici riflessi di luce. Il centro principale, Capri, sorge su un’altura fra le insenature di Marina Grande e Marina Piccola.

Anacapri e la Piazzetta cuore della mondanità

L’altro comune dell’isola, Anacapri è situato in una zona più elevata. Grazie al clima mite e alla bellezza del paesaggio, l’isola, è divenuta una famosissima località. L’isola, già colonia fenicia e greca, fu soggiorno preferito degli imperatori romani, tra cui Augusto e Tiberio, che vi fecero costruire sontuose ville delle quali restano i ruderi.

Molte le testimonianze anche dell’architettura bizantina, saracena e arabo-normanna, come la Chiesa di S. Costanzo (XI sec.), la Certosa di San Giacomo (1374), e la Torre Saracena.

Il cuore della vita mondana è la famosissima piazzetta Umberto I chiusa come un cortile. Essa dovette costituire il centro del più antico abitato di Capri (V-IV sec. a. C.), stando a due ritratti di mura, visibili della cinta fortificata dell’acropoli greca.
Oltre ai tanti richiami culturali, al fascino del mare e della natura, Capri unisce anche il desiderio dello shopping.

Eleganti e famosissime boutique e botteghe artigiane, si mescolano tra loro, nei suoi lunghi e caratteristici vicoletti. Ma in ultimo, non bisogna dimenticare la gustosa gastronomia locale, legata alle tradizioni marinare e contadine dell’isola.

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